Una variante ancor meno conosciuta del molosso tibetano, è quella a pelo lungo, o meglio “a pelo caprino”, che è ciò che significa il termine Apso.
Eccovi qualche foto dell’ Apso Do Khyi, talvolta citato come Tibetan Khyi Apso.



Si sa poco di questi cani, alcuni sostengono si tratti di una vera e propria varietà locale, tipica della zona sud-occidentale del Tibet (monte Kailash), secondo altri si tratterebbe invece di soggetti incrociati con i cani conosciuti in Occidente come Tibetan Terrier.
La loro taglia non raggiunge quella dei Do-Khyi degli altopiani e la loro struttura generale risulta robusta ma non imponente; pochissimi di questi soggetti sono stati importati in Occidente.
L’Apso Do Kyi è stato particolarmente preferito dai monaci buddisti, all’interno dei numerosi monasteri presenti in tutto il Tibet ma li si poteva trovare anche nelle case dei nobili tibetani oppure nelle dimore più umili, nelle quali venivano considerati come amati compagni e sentinelle fidate.
Rispetto al Tibetan Mastiff, il Tibetan Kyi Apso ha un mantello più leggero e ispido, un muso barbuto – senza giogaie cascanti e rughe facciali eccessive – , orecchie lunghe e pelose, gambe relativamente lunghe, un corpo più snello e una coda completamente arricciata..

Gli esemplari di questa razza possono essere considerati di taglia media – in genere tra 60 e 65 centimetri al garrese – e pesano intorno ai 50 kg, il loro mantello è solitamente nero con estremità di colore più chiaro, anche se possono comparire altri colori tra cui i grigi, i marroni e i rossi .
Il tibetano Kyi Apso ha un caratteristico andamento ritmico ed armonioso ed i suoi movimenti fanno istintivamente pensare ad un atleta che copre il suo percorso con forza ed eleganza… Dal carattere indipendente, risulta molto intelligente, vigile ed energico ma particolarmente testardo e territoriale; risulta inoltre istintivamente diffidente nei confronti degli estranei e aggressivo nei confronti degli intrusi.


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