Ippolito Desideri scrisse: “Molti dei cani tibetani sono insoliti e straordinari. Sono neri con pelo lungo e
lucido,di forte corporatura e il loro abbaiare mette paura. Uno o due sono sempre alla catena posti
all’ingresso di ogni casa e uno sconosciuto correrebbe un grosso pericolo se i domestici non arrivassero in
suo aiuto per accoglierlo. Con i mercanti che viaggiano con molti animali carichi di merci,è sufficiente
avere due di questi cani per tenere al sicuro l’intero carico.”Egli prosegue dicendo che”queste bestie sono
sempre ben nutrite specialmente con carne per tenerle forti e con molto latte per migliorare il loro latrato.
Essi portano larghi collari ornamentali con pelo (pelliccia di animale)rigido e rosso cosicchè sembra che
essi abbiano una fiamma intorno al collo che ,in aggiunta al loro naturale aspetto,aumenta la paura che già
ispirano.”
Riferimenti Letterari di Anreì Wilson(1850)
WILSON scrisse:
“Sul tetto di ogni cosa c ‘era un feroce Mastino Tibetano che non desiderava altro che attaccarci per farci
allontanare dal loro territorio. Un giorno incontrai il Mastino Tibetano più bello che io abbia mai visto.
Era un cane da pastore di colore scuro. Wilson acquisto poi un cane di nome Dejiola” era un bel cane
giovane di nome Dejiola ,l’inizio non fu facile,a soli cinque/sei mesi era già aggressiva anche nei miei
confronti. La tenevo legata alla mia tenda ma un giorno la distrusse. Così la punii duramente e andai a
dormire solo dopo esser sicuro che non avrebbe potuto scappare … dopo questo unico episodio,divenne
affezionata e gentile. Era fonte di divertimento continuo. Non ho mai conosciuto un cane di una tale
genuina e fresca vitalità.”
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